Chi sbefferggia la famiglia tradizionale o naturale, fa bene. Non esiste né l'una, né l'altra (se non nella Costituzione Italiana).
Di tradizioni ce ne sono migliaia, nel mondo e attraverso la Storia dell'essere umano. Ogni tradizione si poggia su una cultura e infatti, se proprio si dovesse essere puntigliosi, tutte le famiglie che esistono attualmente nel mondo occidentale, sono tradizionali: figlie di una cultura che ha devastato il concetto stesso di "famiglia", attualmente la tradizione è multisfaccettata, a volte disfunzionale, raramente densa di ripugnanza, sovente abbastanza in equilibrio precario, spesso composta da persone con vissuti orribili dalle famiglie d'origine ma che provano e riprovano a migliorarsi. Tutte le famiglie elencate rispondono a una loro tradizione, collegata a doppio filo con una cultura che ha cancellato una normalità che, a ben vedere, è solo apparentemente normale. Circa il concetto di naturale collegato a quello di famiglia, potrei essere d'accordo se però non sapessimo che la natura è spesso maligna, istintuale e ben poco legata alla morale.
Ecco perciò che nel panorama delle definizioni di "famiglia" si affaccia una definizione molto più reale e concreta, ovvero quella di "famiglia fisiologica". Cosa significa "fisiologica"? Semplice: significa che rispetta l'andamento della norma biologica dato da un ossequio della fisiologia delle relazioni, che - con difetti, difficoltà e comprensibili errori - definisce il concetto stesso di fisiologia.
Un bambino o una bambina nascono da un uomo e da una donna: non è né tradizione, né natura, bensì fisiologia. Un bambino non può avere due padri e una bambina non può avere due madri (o viceversa). Non sto discutendo sulla qualità educativa e affettiva della coppia genitoriale, sto chiarendo che le due soluzioni alternative alla madre e al padre, non sono fisiologiche ma hanno necessità di interventi esterni per esistere (ogni intervento può essere positivo, ma in egual modo, negativo). Che poi un nucleo famigliare fisiologico (madre+padre+figli) sia disfunzionale, è possibile poichè gli effetti della manomissione della fisiologia la osserviamo tutti i giorni. La medicalizzazione, se vogliamo un esempio di manomissione, e gli effetti che questa porta in una serie di processi fisiologici tradizionalmente naturali come la gravidanza, il parto e l'accudimento, li abbiamo sotto gli occhi quotidianamente. Non è un caso che la professoressa Ceriotti Migliarese scriva: "anche in questo campo (le relazioni familiari, ndr) la prevenzione dovrebbe ricoprire un ruolo essenziale, e anche in questo campo la prevenzione (concetto sempre più fondamentale in àmbito medico) richiederebbe una riflessione che si ispiri al modello eziologico. Per esempio: se la maggior parte dei soggetti a rischio di devianza provengono da situazioni famigliari di scarsa tenuta dei legami, perché non si lavora di più per una cultura sociale del legame? Forse domande come questa e molte altre possibili non sono oziose e ingenue come potrebbe apparire, e ci sono troppi silenzi colpevoli, troppe cautele «politicamente corrette» da parte degli specialisti della salute mentale, soprattutto infantile. Perché non dire con più chiarezza che cosa fa star male i nostri bambini? Perché tacere quello che ci insegnano i nostri piccoli pazienti? Perché non lavorare di più, molto di più per la prevenzione?" (Migliarese, Mariolina Ceriotti. La famiglia imperfetta. Ares. Edizione del Kindle).
Le relazioni familiari fisiologiche prevengono molti stati patologici dell'individuo e questo i genitori adottivi e affidatari, che compiono miracoli quotidiani, lo sanno bene: il loro lavoro è salutogenico, ovvero riguarda il miglioramento costante di una situazione spesso potenzialmente o attivamente patologica, per risanare una ferita che fa "traballare" la fisiologia. Ecco perchè l'adozione non è per tutti e non può avere semplificazioni: banalmente perchè un bambino adottato ha già in se stesso una patologia (più o meno grave) e non può essere accolto in una situazione ulteriore di rischio patologico.
Quando si sente blaterare circa la perfezione della famiglia tradizionale o naturale, quindi, è necessario compiere un lavoro di cesello e rispondere che no, la famiglia "tradizionale" e/o "naturale" è assolutamente patologica o potenzialmente tale in quanto gli effetti si denotano ogni giorno e la maggior parte rimangono sommersi trasmettendosi di generazione in generazione. I termini stessi hanno in loro stessi una connotazione mutevole e sovente patologica (si pensi alla famiglia tradizionale nazista dedita al poliamore, per esempio).
La famiglia fisiologica, invece, è composta sicuramente da un uomo e una donna (norma biologica), ma ciò non basta e non è garanzia di alcun segno di salute: quello è la base perchè una famiglia possa generare in sé individui abbastanza sani. Sta nei singoli componenti e nelle relazioni interpersonali tra questi, la possibilità di rendere fisiologica la famiglia. Infatti ogni famiglia formata da un uomo e una donna dove però accadono eventi disfunzionali, non è fisiologica, ma altamente a rischio patologico o del tutto patologica. La definizione di "fisiologia", ricordiamolo, sta nell'osservazione degli effetti, dei segni e dei sintomi, e di quanto ogni componente adulto si metta in gioco nell'intraprendere un percorso salutogenico.