L'assistente alla madre, spuracchio della Mammitudine.

Vorrei esprimere un modestissimo parere. Lo faccio ovviamente da donna che riceve tante mail e messaggi da mamme sparse qua e là per l'Italia, da ostetrica che è stata a fianco alle donne, da ostetrica-polemica che ha portato la Violenza Ostetrica in tribunale (di fronte a medici attoniti che manco sapevano di cosa stessi parlando). Per ultimo lo faccio da madre. 

La figura dell'"Assistente materna" sarà del tutto inutile e passerà di moda velocemente per tutta una serie di motivi. 

1) Lo Stato non può far calare dall'alto nulla. Non è dando asili nido che le donne fanno più figli, come non è dando una assistente per 20 ore che la donna apprezzerà la maternità evitando la depressione post-partum. Le rivoluzioni si fanno dal basso e sono spontanee: l'"assistente all madre" viene formata per? L'ennesimo sostegno all'allattamento? L'ennesima figura che dice alle donne (povere sciocchine) cosa devono fare? E ci risiamo con il dover delegare all'esperto di turno, allora!

2) Il presupposto: le DONNE non sono idiote, ce le hanno fatte diventare dicendo loro che la maternità è l'ennesima performance nella quale debbono dimostrare che loro sanno fare le brave mamme. Poi basta un duenne che sfracassa i timpani alla Messa o alle Poste che tutti i brontoloni dicono che è un'idiota incapace (lui e la di lui madre). Così le donne hanno iniziato a delegare: si comincia col ginecologo a 14 anni e si prosegue con lo psicologo infantile con il bambino di sei anni che rutta selvaggiamente durante l'ora di matematica. Si cominci a dire che TUTTE le madri sono competenti e che sanno bene di cos'ha bisogno il loro bambino: se hanno bisogno di informazioni o hanno dubbi, lo chiedono. Andare lì a sfracassare di commenti idioti una puerpera che magari è stata cesarizzata perché i parenti erano preoccupati da una gravidanza oltre le 41+5, dicendo che però le poppe sono vuote e magari il piccino ha fame, è una grandissima rottura che mina seriamente la serenità di una donna. Le mamme non sono stupide come non lo sono le donne: basta erigersi su piedistalli di fango per farle sentire idiote. 

3) Di cos'ha bisogno una puerpera? Di qualcuno che le tenga il bambino mentre lei si riposa? Siamo sempre lì col conto? 

La puerpera ha bisogno di un mucchio di cose tra le quali dormire con il pupo alla tetta. Il resto (TUTTO il resto) è quello che silenziosamente e umilmente si può fare: preparare pasti, far fare i compiti ai figli più grandi, portare al parco quelli maggiori ma piccini, passare l'aspirapolvere, dare lo strofinaccio e, nei momenti di calma, rassicurare la puerpera che sta facendo un ottimo lavoro, che se ha bisogno può rivolgersi a Ostetriche e Ibclc e che essere mamme è faticoso ma dà gioia. Le puerpere, le neo mamme, hanno bisogno di figure MATERNE silenziose, molto silenziose.

4) Vorrei rassicurare le colleghe ostetriche che stanno impazzendo per la nascita di questa figura: se quello che si desidera fare è dimostrare che sono le ostetriche a essere le migliori assistenti alla madre, occorre tirarsi su le maniche e iniziare a fare picoli passi nella prossimità personale togliendosi dalla testa che siccome siamo laureate eccetera allora siamo quelle che possono dire alle madri come fare. Giù la testa e capo chino: i piedistalli fanno male e lo dimostra il fatto che siamo in completa denatalità; che le donne che abortiscono maggiormente hanno dai 20 a 35 anni ovvero lo fanno nel momento in cui essere madre è fisiologico; che le ragazzine pigliano pillole anticoncezionali dai 14 ai 34 anni e che la PMA è oramai la panacea di tutti i mali. Se le ostetriche sono certe di essere al posto giusto, nel momento giusto, io ne sono certa: si comincino a buttare fuori i medici dalle sale parto, gli infermieri dai reparti Maternità e si combatta perché la donna allatti per almeno 6 mesi. Ci sono ostetriche qualificatissime che si fanno un fondo schiena tanto perché le donne possano partorire come vogliono, poi arriva la flebo perché la donna deve partorire, poi arriva il pediatra con la bilancina e la formula... Prima di sconvolgersi per l'"assistente alla madre" si dia spazio alle ostetriche e che costoro facciano un po' di autocritica: non ci si dimentichi del fatto che sono centinaia di migliaia le donne ferme al primo figlio per paura o solitudine. Fatta la giusta dose di riflessione personale su quello che si è fatto, ma si poteva fare meglio, lo si dimostri iniziando dal proprio piccolo, senza mettere in mezzo titoli di studio, ma solo usando la fisiologia: le donne sono naturalmente predisposte alla cura.

5) Qualunque donna può essere "assistente" alla madre: qualunque donna che osserva le donne che vede e le aiuta come meglio può stando nei suoi panni e non supponendo di sapere cosa sia meglio per quella donna. Non è un titolo di studio o un riconoscimento statale che la situazione della maternità migliorerà: occorre sentirsi madre di madri.

6) Venti ore mi fanno ridere. Non fa in tempo a venire a casa, conoscere la donna, conquistare la sua fiducia, dimostrare di essere lì per aiutare, che le 20 ore sono andate. Avessero detto 20 giorni... 

Affermato questo, lo sguardo dev'essere sulla salute del futuro, sul bambino e il suo benessere: mamme serene (stanche, logorate, sudate e appiccicose) fanno bambini sereni (moccicosi, urlanti, colicosi e frignoni) che sanno di essere accolti, come lo sono le loro mamme. Quando nasce un bambino, nasce una mamma. E quando nasce una mamma, deve nascere qualcuno che le faccia da mamma. Più Mammitudine per tutti. Mamme e bambini. E i poveri papà che talvolta sono chiamati a fare moltissimo da soli.