sabato 24 agosto 2024

I genitori sbagliano sempre? (Perchè non sopporto Esperte ed Esperti)

Che cos'è il determinismo?

Il determinismo è la tendenza erronea di determinare quasi con chiarezza e certezza millimetriche quanto un atteggiamento, un temperamento, un comportamento e delle azioni concrete dal punto di vista educativo, andranno a influenzare concretamente la personalità del bambino e futuro adulto, e come lo faranno (cfr. Nicolais, Il bambino capovolto).

Alcuni esempi.

Se un neonato viene allattato due anni, sarà morbosamente dipendente dalla madre.

Se un bambino dorme in camera di mamma e papà per i primi quattro anni, la coppia finirà per rovinarsi.

Se un bambino non poppa da mamma per almeno sei mesi avrà problemi alimentari.

Se un genitore vuole modellare un rapporto equilibrato col figlio, dovrà usare un metodo comunicativo precostruito, nonviolento e democratico. 

La famosa Maestrina dalla Penna Rossa


mercoledì 14 agosto 2024

Denatalità. La mia idea.

Non ho la verità in mano, sono discalculica e ho diverse lacune in aritmetica e non ho una laurea in demografia.

Quindi parlo, diciamo così, per parlare. Parlo con gli occhi di mera osservatrice. Parlo da persona che ascolta le donne e lo fa da un po'. Parlo da madre.

Comincio con raccontare di me, così da non tirare in ballo altre persone e risultare dogmatica.

Ho avuto la prima figlia a vent'un anni con un cesareo d'emergenza piuttosto sgraziato e aggressivo. Lavorava mio marito che già da due anni era abilitato alla professione di geometra. Siamo andati ad abitare in un monolocale per il quale abbiamo pagato un mutuo estinto da poco tempo. 

Io frequentavo l'università e la interruppi perchè avrei dovuto presenziare alle lezioni, ma era troppo distante (non tutte le università hanno tutte le facoltà). Mi laureai anni dopo in tutt'altra materia subendo mobbing aggressivo e delinquenziale (i motivi di questi trattamenti erano e sono tutt'ora a me ignoti) per il quale mi dispiace non aver sporto regolare esposto civile: il mio errore di non averlo fatto ha causato che altre dopo di me abbiano subìto torti gravissimi (talvolta peggiori di quelli subìti da me). Le università italiane sono piene zeppe di gentaglia schifosa, viscida, putrida e maligna che si sente in diritto di sfogare le proprie turbe psichiche sugli studenti e (soprattutto) sulle studentesse: effettuo questo discrimine perchè, chiaramente, le studentesse hanno il difetto di rimanere gravide con l'oltraggio, talvolta, di accogliere la gravidanza e la maternità, il che è visto universalmente come la disgrazia peggiore che un essere umano possa realizzare. 

sabato 29 giugno 2024

Cristo Educatore, ispirazione per i genitori

Io sono una madre stanca che a volte "smatta". Le mie ultime incazzature mostruose hanno riguardato il casino nella camera di Cigols (2 metri per 5: letto, armadio piccolo e cassettiera, due mensole, scrivania) che è SEMPRE una sorta di loculo pieno di vestiti sudici lasciati per terra, fogli con schizzi di disegni (Cigols usa le penne con l'inchiostro - !!! -) e libri di scuola con relativi quaderni. Non ce la faccio. Non lo sopporto. Inoltre - incombendo l'adolescemenza - qualcuno apra quella benedetta finestra!!! Checcolens l'ho pelato come una carota (prima di passarlo alla grattugia) e l'ho minacciato di inscatolare tutta l'immensa collezione Playmobil (roba per lo più mia di quando ero bambina) e di ficcarla in cantina (dove? Non ne ho idea) se la mansarda-sottotetto non viene rimessa un po' a posto ogni tanto. I miei urli sono proverbiali. Credo che un anziano signore che una volta si trovava vicino casa mia per "pascolare" cane nel giardino pubblico adiacente, memore delle scudisciate prese da giovanetto, si sia messo a ridere quando io ho urlato che avrei preso Checcolens e il Piccinaccolo (che fa sempre lo gnorri ed è uno di quelli che si giustifica subito) e li avrei messi da dove sono usciti per almeno un mese intero, dopo averli colpiti col battipanni (NB: non possiedo un battipanni perchè di norma non batto i panni). Probabilmente gli assistenti sociali della zona hanno già avuto segnalazioni di ogni genere, ma desistono perchè, alla fin fine, i miei figli ridono e scherzano tutto il giorno. 

Detto questo io sono spesso in crisi perchè - come spesso capita a molti genitori - cerco di leggere nelle difficoltà dei miei figli quelle sediciantamila colpe a me riconducibili. Tempi fluidi e dell'educazione governativa permettendo, rimango sempre in panne di fronte alla terribile domanda: "E adesso cosa faccio?". Da lì mi sono resa conto che la questione è ben più grande e siccome sono un'appassionata di pedagogia e amo il mio Signore, spesso mi domando «Lui che avrebbe detto?»


lunedì 24 giugno 2024

Pedagogia Nera un tanto al chilo

L'estate è corroborante per diverse situazioni, una di queste è la chiacchiera tra amiche. Così, sotto una tenda che protegge dai raggi solari, racconti di vita vengono condivisi sorseggiando chinotto e limonata (sì lo ammetto: pure una birretta ci sta).
Quando viene fuori il rapporto coi genitori, le frasi meno pronunciate sono: "No, però lo ammetto: mia mamma è una persona che mi è stata di sostegno", oppure "Mio padre, è stato un genitore affettuoso". Quelle che, al contrario, sono maggiormente condivise, riguardano la percezione chiara o ancora a tratti nebulosa, di aver perso l'occasione di vivere una vita serena, a causa di chi ci ha allevato.


domenica 9 giugno 2024

Progetti estivi di Educazione Civica...

Cigols non è un bambino molto fortunato.

Lo fu alla Scuola dell'Infanzia. Lo fu anche l'ultimo anno scolastico e mezzo della Scuola Elementare (no, "primaria" mi fa scappare la pazienza). Qui il racconto inerente la prima elementare (terminata bruscamente a dicembre dopo tre mesi -letteralmente- di lacrime) e qui quello del triste epilogo dei successivi tre anni e mezzo di elementari (quando ricominciò tutto il ciclo in un'altra scuola -privata- per tentare inutilmente di avere delle garanzie sulla serenità del bambino).

Non è stato fortunato neppure con altri adulti educatori. Anzi, "educatori" per modo di dire. Qui le riflessioni sulla circostanza.

Adesso che finalmente è passato in seconda Media, posso dire che grazie a Dio, ha incontrato qua e là adulti generosi e accoglienti, ma per trovarli ha dovuto penare. Certo, come dice lui, probabilmente gli è servito. Checcolens, che è passato in quarta, ha una maestra con la M, la A, la E, la S, la T, la R e la A, maiuscole e questo ci piace pensare che sia perchè Checcolens non avrebbe avuto le risorse per superare vivo sia le esperienze scolastiche di Cigols, sia le altre. Checcolens è spesso un Barbabarba e l'essere contrastato, aggredito verbalmente, violato nella sua privacy e ingannato, lo avrebbe condotto alla perizia neuropsichiatrica o, banalmente, all'educazione parentale (che a mio parere talvolta eviterebbe diagnosi di ADHD, DSA e altro, ma posso abbondantemente sbagliarmi). 

Cigols, da sempre, è caparbio, ma dichiara che questa che io chiamo testardaggine frammista a sbruffonaggine, è riassumibile con la dichiarazione "Sono cazzuto, molto cazzuto" alla Hangman maniera. 

Ciò non toglie che sia un pubere sbruffone, rompiscatole, pedante, oppositivo, disordinato, noioso e incline alla lite, ovvamente. Ma core de mamma sa bene che sotto quella spessa coltre d'inaugurazione della pulsatilità testosteronica, batte un cuore che vorrebbe dire «Mamma ti voglio bene» anche quando sta grugnendo di avere fame dopo sei etti di pasta al pomodoro. 

La Nonna Daniela ha sempre sostenuto che Cigols assomigli ad Alain Delon