giovedì 20 febbraio 2025

E se ogni figlio fosse stato unico? Parte 2

Quando penso a come sarebbe stata la vita solo con Lillo, me la figuro in modo stranissimo. Togliere da Lillo il modo in cui è nato e come è stato allevato, in reazione a ciò che ho fatto di sbagliato con la Figlia G, è quasi impossibile.

Comunque posso provarci, ma è una sfida complicata.

Un  modello di macchina del tempo

Lillo è nato con un parto normale (comunque con induzione), dopo un cesareo molto brutto. Quindi Lillo è stata una vittoria alla quale tutte le donne debbono poter aspirare (compatibilimente con il loro desiderio). Ed è stato allattato almeno un anno (smisi perché al nido non lo avrebbero preso. Sì, hai letto bene). 
Però bisogna fare un salto indietro: in assenza della Figlia G, quale sarebbe stato il motivo per cui sposarmi con lo Sposo? 
Posso immaginare forse un incontro più o meno com'è avvenuto, ma senza la necessità di fare le cose velocemente perchè c'era un bimbo in arrivo (la già nominata Figlia G). Come previsto dai nostri piani, saremmo convolati a nozze con calma. Forse a maggio 2001, invece che a marzo dello stesso anno. Oppure avremmo aspettato un po'. Forse saremmo rimasti a convivere, ma non credo perchè parlammo subito di matrimonio (siamo proprio altra generazione). D'altronde potendo aspettare, magari mi sarei laureata coronando il mio sogno di fare la maestra.

Comunque Lillo sarebbe nato abbastanza bene. Io, magari leggermente più matura, avrei avuto la fortuna di allattarlo e farlo dormire nel mio letto solo per il gusto di far saltare i nervi a mia suocera. O al pediatra. Insomma: magari più consapevole e astuta. 

Con Lillo ho comunque compiuto tutta una serie di errori grossolani come lasciarlo piangere quando lo lasciavo alla scuola materna, oppure ignorare la sua disperazione quando la sua maestra diceva che era chiaro che il bambio non si stesse impegnando. Quindi nessun anno con mamma a casa e nessuna ricostruzione dell'attaccamento, come invece accadde quando la Figlia G era in seconda media.

Non avendo un briciolo di formazione educativa non mi sarei accorta del fatto che dal suo cellulare e per colpa di un compagno piuttosto sveglio, era caduto nelle reti della pornografia. O forse me ne sarei accorta e lo avrei sgridato perchè, studiando Pedagogia (e non Ostetricia, come ho fatto perchè Lillo è un VBAC), avrei saputo cosa fare meglio che in altre situazioni. La sporcatura educativa di fornire i figli di anticoncezionali come unica dimostrazione di educazione sessuale, forse, non si sarebbe realizzata.
Tutto dipende da che formazione pedagogica io avrei maturato potendo laurearmi in Scienze dell'Educazione.

Sono certa del fatto che il suo benessere scolastico sarebbe stato in quinto piano rispetto a tutte le scelte della mia vita: ben adattata alla vita lavorativa, chissà se avrei capito che quando un docente dice che lo studente non si impegna e fa il furbo, c'è invece la possibilità che abbia problemi nell'apprendimento.  
O forse, come ho specificato prima, frequentando Scienze dell'Educazione, lo avrei capito. Forse. 

Avrebbe quasi certamente frequentato una scuola superiore professionale perchè, senza il suo professore della scuola privata (conosciuto perchè la Figlia G aveva fatto scuola parentale: niente Figlia G, niente scuola parentale, niente Franco) che l'ha raccolto, ascoltato, guidato con affetto e soprattutto guarito dall'ansia, le sue difficoltà lo avrebbero travolto, mutilato, reso fragile.

Ovviamente adesso che ha 20 anni sarebbe un'altra persona: non avendo altri fratelli non sentirebbe l'urgenza di fare la spesa, rassettare, cucinare. Sarebbe un normale ventenne che torna a casa ed è pronto a tavola. 

Non ho idea del suo percorso formativo: la sicurezza che ha in se stesso gli viene dal fatto che è stato creduto nelle sue difficoltà. Ci sarei riuscita solo munita di alcuni studi non approfonditi in Pedagogia?