mercoledì 27 gennaio 2021

Quell'irresistibile voglia di screditare i bambini (sulla Giornata dellE MemoriE)

Cari bambini miei.

Solo l'idea di immaginarvi così, mi uccide. 

Eppure adesso, in tutto il mondo, centinaia di migliaia di bambini come voi, sono stati sottoposti a sofferenze incredibili ed inimmaginabili per un cuore sano.


Già mi immagino la Pantuffola, amante della poppa e della mamma, che muore di stenti perché le mie mammelle sono ridotte al nulla. Oppure strappata dalle mie braccia e usata per fare del tiro al piattello. Oppure tirata nel fuoco dei forni crematori, viva. Il Piccinaccolo, papà-dipendente, picchiato perché piange e vuole il suo papà che, pur di tenerselo vicino, viene freddato con un colpo alla nuca. Per poi freddare il piccolo: quasi un gesto misericordioso rispetto alla condanna a morte per fame perché magari sei nero ma sei nato albino. E se fossi stata costretta ad abortirti, a vederti morta accanto a me? Checcolens impiccato, di fronte a noi, per aver tentato di rubare un pezzo di pane marcio. O forse giustiziato per strada. Cigols sarebbe morto di stenti subito, oppure ucciso perché osa ribellarsi all'autorità. Perché piuttosto di vedermi morire, si parerebbe davanti a me. Lannina sarebbe stata stuprata e stuprata, picchiata, torturata e certamente costretta a prostituirsi. O venduta in sposa. Lillo ridotto in catene, ai lavori forzati, costretto a vedere i suoi fratelli più piccoli morire di fame. Oppure ricattato per mandarlo a combattere contro altri bambini. La Figlia G costretta a prostituirsi, sino a ridurla a larva umana. Oppure costretta a essere ingravidata per venderne i figli a coppie ricche.

Troppo?

No. Inimmaginabile, forse. Tuttavia nessun gerarca nazista o compagno comunista, è stato giudicato malato di mente: "Se Eichman si vantava dicendo: 'Ho riso di aver ucciso cinque milioni di ebrei' e gli psichiatri sostengono che la sua affermazione fosse 'normale', ciò non dimostra 'la banalità del male', ma la banalità della psichiatria".

Tutto molto razionale. Non dimentichiamoci mai che verso i bambini c'è l'odio del genere umano che ne riconosce l'importanza, l'aspetto quasi divino. Non scordiamoci che "La prima decisione che dovevano prendere i genitori tedeschi e austriaci alla nascita di un figlio era se il neonato bisognava o meno sopprimerlo. I neonati nella maggioranza dei casi non venivano ancora considerati esseri umani dato che non avevano ancora un’anima, e quindi si poteva 'ucciderli in una specie di aborto tardivo'. Le madri sovente 'partorivano i bambini in una latrina, considerando il parto come andare di corpo... un movimento intestinale... uccidendo i loro bambini con un colpo sulla nuca, come polli'. Cifre ufficiali sottostimate del tardo diciannovesimo secolo indicavano un tasso di infanticidio tedesco addirittura del 20%, una volta e mezza superiore alla Francia e all’Inghilterra. La mortalità infantile in Baviera, dove raramente si allattava al seno, era stimata intorno al 58%, probabilmente più vicina al 75%. Ciò vuol dire che quasi ogni bambino, statisticamente, vedeva la propria mamma strangolare o uccidere in un modo o nell'altro i suoi fratellini appena nati. Le madri venivano descritte come se non provassero rimorso mentre uccidevano i loro neonati. I bambini vedevano abitualmente neonati morti nelle fogne, per le strade e nei corsi d’acqua dove andavano a giocare. Fin dalla prima infanzia i bambini tedeschi manifestavano apertamente il loro terrore alla vista dei bambini uccisi senza rimorso dalla Mamma Assassina, immaginando che 'quei bambini dovevano essere cattivi' per meritare un tale destino, introiettando così nel proprio sistema limbico l’alter ego di una Madre Assassina e di un Bambino Cattivo, e ripromettendosi di ubbidire sempre ai propri genitori e a tutte le autorità pur di non venire uccisi." Cosa significa? 

Vuol dire che le madri hanno talmente tanta importanza, talmente un ruolo fondamentale, per i bambini, che se una madre agisce bene, non solo fa del bene al proprio bambino, ma alla cultura verso i bambini: quando una madre allatta, si occupa con dolcezza del proprio bambino, è affettuosa, sta colmando il bisogno di quel bambino di crescere sano, pieno di amore da restituire una volta cresciuto. Ma non soltanto: sta costruendo la cultura dell'amore verso i bambini, sia educando gli altri figli (veder allattare la propria madre è l'insegnamento più semplice che un bambino possa acquisire), sia educando tutti gli altri bambini che incontra. E più bambini vivono della dolcezza e della premura della cura di ogni madre e di ogni donna (educatrice e insegnante), più sentono il bene, lo incamerano nella loro mente e lo riattueranno una volta cresciuti.

Ma se una madre non si comporta come tale, l'intera società crolla nelle viscere infernali del dolore. Una madre che fa del male al proprio bambino, una educatrice che lo picchia, una maestra che tratta da idiota un allievo, sono la dimostrazione del male che c'è nei confronti del bambino. Che se sopravvive, potrebbe pensare e realizzare che quella sia normalità. E con esso anche la 'scienza'. Laddove picchiare i bambini è normale, i bambini diventano picchiatori. Laddove uccidere dei bambini nel grembo materno è normale, le donne verranno sempre spinte a credere che sia normale sopprimere un figlio non voluto, non amato. 

I bambini come bocche da sfamare inutili per la forza lavoro, inutili perché non servono se prima non sopravvivono all'infanzia. Alla nascita la "povera creatura neonata veniva avvolta da braccia di bende dalla destra ai piedi, strettamente, fino al collo, imbalsamata come una mummia... i bambini sono esseri ripugnanti, puzzolenti, offensivi al sommo grado coi loro escrementi...". E gli adolescenti, non meno importanti: "Ragazzi e ragazze venivano regolarmente violentati nelle scuole da insegnanti e studenti più grandi e c’erano addirittura scuole speciali che sposavano l’'Eros pedagogico', ovvero 'i benefici derivanti dagli insegnanti che fanno sesso con gli studenti per favorire l’apprendimento'. E ovviamente veniva aggredita sessualmente la maggioranza dei giovani ragazze e ragazzi come domestici e apprendisti".

Tutto questo perché, figli miei, l'innocenza è segno distintivo dell'esistenza di Dio.
Credere in Dio non significa solo cercare di dimostrare quanto di bello ci sia nella speranza del futuro, nella dolcezza che cresce in seno a una famiglia, nella reale cultura del "nessuno va scartato perché tutti hanno una dignità". Credere in Dio significa sapere con certezza che laddove un bambino soffre per mano e/o mente adulta, lì c'è il peggio della natura umana che, essendo tale (la natura è istintiva), va dominata attraverso la ragione, la conoscenza, la sapienza. Sapere come funziona lo sviluppo del bambino nel ventre materno, conoscere di cosa il bambino ha bisogno, rispettare le caratteristiche e le inclinazioni di ogni piccolo essere umano, fa parte di tutta quella maturazione personale che viene chiamata "consapevolezza". 

Bambini miei, siate consapevoli e fermi nel giudicare la differenza tra Bene e Male, perché il Bene amplia, si espande, è quasi "contagioso", mentre il Male chiude, ripiega su se stessi, distrugge la predisposizione umana verso il prossimo. Chiunque compie un solo gesto cattivo verso un bambino di qualunque grandezza, lo fa essendo l'arto della cattiveria umana più bieca.

Non stancatevi mai di amare l'altro donando la vostra vita per il suo bene: perché amare è questo. Se amate non badate solo al vostro 'orto', ma aiutate l'altro a coltivare bene il suo. 
Amare è donare, amare è rispettare.
Amare è considerare l'altro in possesso di una dignità, in quanto tale.
Amare è considerare l'altro 'prezioso' (quante volte ve lo ripeto?) in quanto essere.

Non dimenticate il male dell'uomo. Non dimenticate mai che la persona umana può essere perfida. Non dimentacate mai che il Bene si può scegliere.

Mamma

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