Allattare è diventare madre.
Allattare è farsi strumento di nutrimento biologicamente normale.
Allattare è "Dare, dare sempre" come dice Gesù a Marcellino.
Allattare è educarsi alla relazione col proprio bambino.
Allattare è sacrificarsi (rendere sacro il gesto che si sta compiendo) per il proprio bambino.
Allattare è il terzo fondamentale frammento di conoscenza tra due persone che saranno legate per sempre (il primo è la gravidanza, il secondo la nascita).
Allattare è insegnare che il primo passo per educare è stare con il proprio bambino: ascoltarlo, guardarlo, accoglierlo, cullarlo, addormentarlo, nutrirlo.
Allattare è compiere il gesto più importante dopo che il bambino è nato.
Allattare è farsi strumento di nutrimento biologicamente normale.
Allattare è "Dare, dare sempre" come dice Gesù a Marcellino.
Allattare è educarsi alla relazione col proprio bambino.
Allattare è sacrificarsi (rendere sacro il gesto che si sta compiendo) per il proprio bambino.
Allattare è il terzo fondamentale frammento di conoscenza tra due persone che saranno legate per sempre (il primo è la gravidanza, il secondo la nascita).
Allattare è insegnare che il primo passo per educare è stare con il proprio bambino: ascoltarlo, guardarlo, accoglierlo, cullarlo, addormentarlo, nutrirlo.
Allattare è compiere il gesto più importante dopo che il bambino è nato.
Queste due immagini sono l'una la contrapposizione dell'altra.
La seconda racchiude la bellezza della maternità: il bambino (che ha ancora abbondantemente l'età per poppare), ha già intrapreso una relazione con la sua mamma. Attraverso gli occhi di mamma lui interpreta il mondo. Ella sorride e lo ascolta: entrambi gesti che lo renderanno sicuro di sé. Sullo sfondo il papà, che c'è ed è presente per tutelare, proteggere e far sopravvivere la famiglia.
La prima mostra una relazione assente non solo tra due persone (la mamma e il bimbo che poppa al seno), ma tra tre persone (anche la bimba più grande non si guarda né con mamma, né col fratello). Assente, ovviamente, il padre (c'è? Non c'è? C'è stato, almeno?). I fratelli si guardano quasi sempre quando uno è alla poppa e l'altro tra le braccia di mamma anch'egli. La madre si è f
atta dipingere (assenza di educazione), non guarda che avanti a sé (assenza di relazione coi bambini) e pare che dica: "Aiuto: chi me l'ha fatto fare"?.
Bene: la mia risposta è la seguente.
Cara mamma della pubblicità di preservativi, la sessualità serve per fare bambini e tu hai avuto due doni meravigliosi dal Cielo. Ogni donna che ne vorrebbe, pagherebbe oro per essere al tuo posto. Ogni donna che ha perso il proprio bambino durante l'attesa, farebbe carte false per averne almeno uno. Ogni donna che ha partorito una creatura morta, darebbe la vita piuttosto che sentirsi la tomba del corpo del proprio figlio. Ogni donna che non ha potuto allattare, avrebbe dato qualsiasi cosa per farlo. Ogni donna che ha perso un bambino per incidente o malattia, avrebbe dato la propria vita per quella del proprio figlio.
Fare l'amore è il gesto più nobile, più alto, e che racchiude più miracoli, che la natura (Dio, se sei audace) ci ha donato per riprodurci. Ed è meraviglioso farlo. Fare bambini è meraviglioso. Fare una famiglia è meraviglioso. E la nostra cultura ci sta sterilizzando nei confronti della vita.
Allora la mia proposta è semplice: boicotta i preservativi! Fai più bambini!
Cara mamma della pubblicità di preservativi: lavati il viso e fai una torta coi tuoi bambini!!
#boicottaipreservativi #faitantifigli
La seconda racchiude la bellezza della maternità: il bambino (che ha ancora abbondantemente l'età per poppare), ha già intrapreso una relazione con la sua mamma. Attraverso gli occhi di mamma lui interpreta il mondo. Ella sorride e lo ascolta: entrambi gesti che lo renderanno sicuro di sé. Sullo sfondo il papà, che c'è ed è presente per tutelare, proteggere e far sopravvivere la famiglia.
La prima mostra una relazione assente non solo tra due persone (la mamma e il bimbo che poppa al seno), ma tra tre persone (anche la bimba più grande non si guarda né con mamma, né col fratello). Assente, ovviamente, il padre (c'è? Non c'è? C'è stato, almeno?). I fratelli si guardano quasi sempre quando uno è alla poppa e l'altro tra le braccia di mamma anch'egli. La madre si è f
atta dipingere (assenza di educazione), non guarda che avanti a sé (assenza di relazione coi bambini) e pare che dica: "Aiuto: chi me l'ha fatto fare"?.
Bene: la mia risposta è la seguente.
Cara mamma della pubblicità di preservativi, la sessualità serve per fare bambini e tu hai avuto due doni meravigliosi dal Cielo. Ogni donna che ne vorrebbe, pagherebbe oro per essere al tuo posto. Ogni donna che ha perso il proprio bambino durante l'attesa, farebbe carte false per averne almeno uno. Ogni donna che ha partorito una creatura morta, darebbe la vita piuttosto che sentirsi la tomba del corpo del proprio figlio. Ogni donna che non ha potuto allattare, avrebbe dato qualsiasi cosa per farlo. Ogni donna che ha perso un bambino per incidente o malattia, avrebbe dato la propria vita per quella del proprio figlio.
Fare l'amore è il gesto più nobile, più alto, e che racchiude più miracoli, che la natura (Dio, se sei audace) ci ha donato per riprodurci. Ed è meraviglioso farlo. Fare bambini è meraviglioso. Fare una famiglia è meraviglioso. E la nostra cultura ci sta sterilizzando nei confronti della vita.
Allora la mia proposta è semplice: boicotta i preservativi! Fai più bambini!
Cara mamma della pubblicità di preservativi: lavati il viso e fai una torta coi tuoi bambini!!
#boicottaipreservativi #faitantifigli