In realtà il "seno" è la parte tra le mammelle. Perché chiamarle in questo modo? Perché è solo da una cinquantina d'anni che il cosiddetto "seno", ha acquisito un significato erotico: come chiunque di noi può notare, l'arte ha sempre dipinto le donne coperte solo nella parte inferiore del busto: perfino la Madonna è stata dipinta nell'atto di allattare talvolta dei Gesù bambini piuttosto grandicelli (ricordano un'età compresa tra l'anno e l'anno e mezzo) e nella preghiera più dolce dedicata proprio alla Madre Celeste, il "seno" è chiaramente il ventre. Adesso come adesso, la parola "seno" ha acquisito un duplice significato, quindi, che non è corretto.
Quando noi specifichiamo che quelle due morbidosità si chiamano mammelle, noi parliamo della mamma: il primo suono che emette un bimbo è un "mmmmh", che poi si tramuta in "ma-mama" e a quel punto, qualunque mamma risponde al richiamo con un: "Amore, dimmi".
La parola "allattare" in realtà è strettamente e solo collegata alla suzione delle mammelle: per cui è inutile aggiungere "al seno".
Allattare, quindi, è solo un gesto che può fare mamma. Nessun altro può farlo.