La gravidanza è il segno di salute della donna. Una donna sana porta avanti la gravidanza che è il fisiologico proseguimento del concepimento. Ogni interruzione della gravidanza, ha come evento pregresso e/o conseguente, un malessere patologico. Tutte le interruzioni della gravidanza, essendo questa un evoluzione fisiologica, sono anche l'interruzione della vita del nascituro: il che è un segno di patologia.
Rimanere gravide è una caratteristica solo ed esclusivamente femminile, come lo è il partorire e l'allattare. Essere esseri umani di sesso femminile è - chiaramente - un privilegio che fa di ogni donna un prototipo a se stante (cit. Mariolina Ceriotti Migliarese), un mammifero che, nel momento in cui accoglie la vita, è capace di occuparsene, di prendersene cura.
Al contrario del fatto che essere donna non lo si dimostra adempiendo a stereotipi legati al mondo femminile (codici estetici legati all'abbigliamento, per esempio), l'essere madre è chiaramente un fattore che decodifica l'appartenenza all'universo femminile. Le donne accolgono la vita, la fanno maturare dentro di loro nutrendola (fisicamente e spiritualmente), la mettono al mondo e la nutrono allattandola e nutrendola: se ne prendono cura instancabilmente.
Solo per il fatto che ogni donna sia potenzialmente madre (biologica, adottiva, affidataria, spirituale), ogni persona dovrebbe sapere di avere a che fare col futuro, che deve essere migliore del passato. Il rispetto, l'accoglienza, il supporto che si deve a tutte le madri è segno del progresso di una cultura, in caso contrario, una società muore.