Durante alcuni viaggi all'estero ho potuto constatare che in altri Paesi ci sono tanti bambini. Una media di due per donna (coppia). Ma l'unica mamma che ho visto allattare una neonata (copertina rosa), lo faceva coprendosi. Come se allattare significasse far vedere la poppa. Come se la poppa di mamma allattante fosse qualcosa di erotico, di conturbante e lussurioso. Ci ho messo un po' a capire che io, che allatto e ho allattato da tutte le parti i miei figli, ero animale raro. L'ho notato dopo qualche tempo che soggiornavamo lì, che il mio tranquillizzare/dialogare/nutrire/ninnare il Piccinaccolo e, adesso, la Pantuffola, "avvitandogli la tetta in gola" era per lo meno oggetto di curiosità.
Giusto per fare un elenco dei luoghi dove, nell'arco della mia vita, ho allattato (la media di tre anni per figlio):
- Chiese durante la celebrazione e la Comunione.
- La visita di Chiese.
- Musei
- Confessionali
- Uffici
- Negozi
- Supermercati
- Ristoranti
Giusto tre episodi, tanto per chiarire:
- Assisi, Chiesa di Santa Chiara. Allatto, in piedi, Lannina di mesi 13. Giunge frate di mezza età che mi porta una sedia per farmi stare comoda: "Così vi rilassate entrambe!", dice sorridendo.
- Ufficio postale: allatto sicuramente un figlio che cammina già con sicurezza (14 mesi circa). Impiegata che fa passare i clienti, ma quando vede che tocca a me (figlio in preda a pianto di sonno di quelli a ultrasuoni) avverte la coda che mi metto da parte momentaneamente e quando ho allattato e sono pronta, tocca a me.
- Comune: sala di rappresentanza con assessori. Allatto e un assessore (di sinistra) mi dice: "Che bella scena, Lei sembra la Madonna col Bambino".
- Santuario de La Verna. Gruppetto di suorine anzianotte (una cammina appena, sostenuta da un'altra). Si fermano ed è tutto un "Ohh che bello". La suorina claudicante poggia la mano senza peso, sulla testina di Checcolens - che si gira subito a guardarla (10 mesi circa) e io, ovviamente, rimango con poppa spruzzante scoperta: "Oh tesoro, scusa. Questa suora che ti ha disturbato è birbona che ti disturba mentre fai la pappa! E' che mi ricordo della mia mamma quando allattava i miei fratelli", dice tutta tenerosa.
Ora: in una cultura dove prevale l'accoglimento della fisiologia e il rispetto dei bisogni del bambino, non importa come il bambino viene nutrito, ma interessa rispettare un bisogno che il bambino sente, in un dato momento, di essere ascoltato da parte della sua MAMMA (non caregiver, non "adulto che si prende cura di lui", ma mamma, grazie!). Sono certa che le delicatezze nei miei confronti sarebbero state le medesime se io avessi somministrato il biberon: quello sul quale ci si focalizza è l'idea chiara che se un bambino ha bisogno di stare con la sua mamma, va ascoltato e rispettato, agevolando la mamma stessa.
Quando siamo stati a Edimburgo (tanti bambini) ho potuto constatare che, come politicamente corretto vuole, ogni fast food ha il cartello che raccomanda quali cibi contengono la carne halal. Chiese di ogni fazione protestante (tutte a orari di apertura rigidissimi, tant'è che le abbiamo sempre viste chiuse). Servizi funebri di ogni religione. Cartelli sul benvenuto ai LGBTQ e gabinetti gender fluid. Bar "child free" e locali dove consegnano il preservativo quando entri. Farmacie con cartelli che riportano la (pazzesca) scritta colorata: "Fai qui il tuo test per sapere se hai l'HIV" (sai che gioia!). Un museo per bambini con specificato dove poter allattare. Negozio di abiti scozzesi in tartan (meravigliosi), con tanto di stoffa LGBTQ scozzese arcobalenata. Volantini con scritto "Sex Work is Work" (la prostituzione è un mestiere) e "Transwomen are women" (le trans sono donne). Moltissimi parco-giochi piuttosto pieni di bambini.
Ma in dieci giorni di frequenza nei luoghi che più ospitano famiglie, una sola donna che allattava.
Vediamo di cosa stiamo parlando:
La seguente è la copertina che usava la Signora (grazie a Dio piuttosto giovane).
Il seguente è il gesto che, secondo la mentalità comune, da nascondere: faccio notare che di un neonato attaccato alla poppa, nulla si vede se non la testina.
Che cos'è fisiologico?
Un suggerimento:
Un secondo suggerimento:
Una serie di suggerimenti meno artistici ma molto molto variopinti: come si nota, i bambini vengono allattati in ogni angolo del pianeta:
Mentre le mamme fanno tante cose: zappano la terra, portano in fascia, si rilassano, giocano a hockey, votano, dormono, lavorano, dimostrando che dare la poppa è inesorabilmente, incontrovertibilmente, inopinabilmente biologicamente fisiologico:
E vengono allattati bambini di ogni età e in ogni condizione: gemellarità, età over 12 mesi, prematurità, allattamento in tandem (quando i due - o più - bambini, hanno età differenti. NB: si può allattare in gravidanza):
Cosa, invece, non è normale, ma è molto politicamente corretto:
La questione, il famoso "succo della", è il seguente: il politicamente corretto può davvero essere ampio e abbracciare ogni tipo di supposto diritto (nell'ultima immagine sulla destra, si suggerisce che anche anche gli uomini possono allattare poiché le madri surrogate possono - da contratto - donare pure il latte per il bambino: l'esperienza del "figlio" di Elton John, insegna), ma se una donna che allatta il proprio bambino deve coprirsi o deve farlo in appositi luoghi, di corretto, in quel politicamente, non c'è nulla. O meglio, forse c'è qualcosa, ma è un qualcosa che riguarda gli adulti: la loro sessualità (che noia distinguere le persone per l'uso che fanno dei loro genitali), la loro religione, la loro alimentazione. Tutte argomentazioni culturali e non biologiche.
I bambini hanno bisogno fisiologico del contatto fisico con mamma. E mamma è colei che accoglie, porta avanti la gravidanza, nutre al seno, dorme col bambino. Come direbbe Checcolens, «Mamma è "quella liscia e morbida"», mentre il «Papo è "quello che punge"».
Vogliamo interpellare alcuni esperti?
Un neonato ha solo tre esigenze: calore tra le braccia di sua madre,
cibo dal suo seno e sicurezza nella consapevolezza della sua presenza.
L’allattamento al seno soddisfa tutti e tre.
(Grantly Dick-Read)
(Grantly Dick-Read)
L’allattamento è l’evento centrale dell’esistenza infantile, il mattone
fondamentale sul quale, se tutto va bene, il bambino costruirà la sua
fiducia in se stesso, nelle persone significative della sua vita e, per
estensione, nel mondo.
(Bruno Bettelheim)
(Bruno Bettelheim)
I motivi per cui si allattano bambini età superiore all’anno –
spiegano dalla Leche League – sono gli stessi per cui si allatta un
neonato: è un modo di coccolarli, di rassicurarli e di calmarli. Le
mamme allattano i figli più grandicelli perché ne capiscono i bisogni,
vogliono dar loro conforto e sicurezza, perché apprezzano la vicinanza
che crea l’allattamento, riconoscendone i vantaggi per la salute.
(La Leche League)
Alcuni tra i bambini fisicamente ed emotivamente più sani che ho
incontrato nella mia carriera, sono quelli che sono stati allattai per
anni. I bambini più timorosi e
attaccati alla mamma sono invece quelli che a cui è stato richiesto di
essere troppo indipendenti troppo presto.
(William Sears)
Il sacrificio più grosso quindi è stato ed è tuttora, quello di non intendere più l’allattamento come la norma biologica di ogni mammifero,
classe a cui la specie umana appartiene. In paesi come il nostro, oltre
a questa variabile economica, anche le norme culturali tendono a
valorizzare la separazione precoce fra madre e bambino fin dai primi
mesi di vita del piccolo, “grazie” a un tabù che si riferisce al bisogno
di contatto. Questo tabù è così diffuso e potente che, di fatto, può
condizionare molto la relazione fra adulti e bambini fin dai primi
giorni di vita. Pertanto, le cure prossimali, cioè quelle che richiedono
la prossimità fra loro, dopo i primi mesi sono considerate un vizio da
abbandonare con urgenza poiché probabili responsabili di danni e traumi
non ben definiti nel piccolo.
(Alessandra Bortolotti)
Nel sorriso della mamma il bambino vede il proprio sorriso.
Nel viso della mamma vede specchiato il suo.
Sembrano volersi confondere l’uno nell’altra, quasi tornando alla relazione strettissima vissuta durante la gravidanza...
(Alessandro Volta)
Nel viso della mamma vede specchiato il suo.
Sembrano volersi confondere l’uno nell’altra, quasi tornando alla relazione strettissima vissuta durante la gravidanza...
(Alessandro Volta)
E’ rassicurante sapere che anche dopo che il bambino sarà nato, potrete
offrirgli tutto ciò di cui ha bisogno per proseguire il suo sviluppo
fuori dalla pancia: per molti mesi ancora il vostro corpo costituirà per
lui l’habitat ideale, al contatto con il quale ritroverà il
contenimento, il calore, gli odori, i suoni, le carezze a cui era
abituato nell’utero. Ogni volta che avvicinerete il bambino al seno –
per soddisfare fame, sete o bisogno di consolazione – gli offrirete
quindi molto più che un cibo perfetto.
(Paola Negri)
(Paola Negri)
I papà rappresentano il legame del bambino con il mondo esterno, e non
avendo un caldo seno da offrire al bambino devono necessariamente
inventarsi modalità e strategie diverse momenti come la stanchezza, il
bisogno di coccole e altro. Questo arricchisce il bagaglio di esperienze
del bambino e gli offre il confronto con un calore e un rapporto
diverso da quello della mamma ma non meno importante e gratificante.
(Paola Negri)
(Paola Negri)
Sapevi che l’allattamento al seno non è semplicemente una fonte naturale
di nutrimento, ma è anche calore e sicurezza? Si tratta di un gesto
d’amore unico, vantaggioso, economico e salutare.
Nel seno, oltre al cibo, il bimbo cerca e trova affetto, consolazione, calore, sicurezza e attenzione. Non è solo una questione di alimento. Il bimbo reclama il seno perché vuole il calore di sua madre, la persona che conosce di più. Per questo motivo la cosa importante non è contare le ore e i minuti o calcolare i millilitri di latte, ma il vincolo che si stabilisce tra i due che è una sorta di “continuazione” del cordone ombelicale.
(Carlos Gonzàlez)
Nel seno, oltre al cibo, il bimbo cerca e trova affetto, consolazione, calore, sicurezza e attenzione. Non è solo una questione di alimento. Il bimbo reclama il seno perché vuole il calore di sua madre, la persona che conosce di più. Per questo motivo la cosa importante non è contare le ore e i minuti o calcolare i millilitri di latte, ma il vincolo che si stabilisce tra i due che è una sorta di “continuazione” del cordone ombelicale.
(Carlos Gonzàlez)
Bisogna nutrire i piccoli. Non vi sono dubbi.
Non solo il loro ventre, ma anche la loro pelle.
In questo oceano di novità, d’ignoto, bisogna fargli riprovare sensazioni passate che inducano pace e sicurezza.
Questa pelle, questo dorso non hanno dimenticato.
Essere portati, cullati, carezzati, massaggiati, sono tutti nutrimenti per i bambini piccoli, indispensabili, come le vitamine, i sali minerali e le proteine, se non di più.
Se viene privato di tutto questo e dell’odore, del calore e della voce che conosce bene, il bambino, anche se gonfio di latte, si lascerà morire di fame.
(F. Leboyer)
Non solo il loro ventre, ma anche la loro pelle.
In questo oceano di novità, d’ignoto, bisogna fargli riprovare sensazioni passate che inducano pace e sicurezza.
Questa pelle, questo dorso non hanno dimenticato.
Essere portati, cullati, carezzati, massaggiati, sono tutti nutrimenti per i bambini piccoli, indispensabili, come le vitamine, i sali minerali e le proteine, se non di più.
Se viene privato di tutto questo e dell’odore, del calore e della voce che conosce bene, il bambino, anche se gonfio di latte, si lascerà morire di fame.
(F. Leboyer)
Una cultura che cancella la norma biologica per dare spazio alla vulnerabile opinione, è una cultura che - come primissimo step - cancella chi si nutre, letteralmente, di fisiologia: la gravidanza (che insorge se il corpo della donna è sano - il che significa anche giovane e senza infezioni sessualmente trasmissibili), l'allattamento (che è stimolato a seguito di una nascita e di un contatto immediato tra mamma e il suo bambino) e l'infanzia protetta e accudita da mamma (la dolcezza, la cura, la guida) e da papà (la socialità, la Legge, l'esempio). Facciamo attenzione a tali astute cancellazioni, poiché i bambini ne continuano ad aver bisogno per crescere sani.
E non c'è politicamente corretto che tenga.
Oggi, più che mai, c'è bisogno di allattare, poiché è un gesto politico: designa il fatto di volere il bene del più piccolo, dell'indifeso, del più importante.
Pubblicato il 29/04/2019 e riveduto e corretto il 13/07/2020
PS Le donne sono donne: le donne non sono "mestruatrici", non sono "persone incinte", non sono "persone col buco davanti". Il fatto che moltissime donne che difendono l'allattamento e la fisiologia del contatto mamma-bambino, non conoscano che la biologia della donna è in pericolo, è un problema enorme poiché significa che la donna è a tutt'oggi ancora sottoposta a schiavitù ideologiche (c'è chi lo chiamerebbe patriarcato) soprattutto da parte di altre donne che non hanno interesse a combattere contro il politicamente corretto.