sabato 29 dicembre 2018

I biglietti del concerto fotocopiati: ovvero della scomparsa del valore alla persona

Ce l'abbiamo fatta.
Abbiamo superato indenni tre concerti di Natale. Confesso apertamente che uno lo abbiamo saltato poiché è il tripudio del casinismo degli adulti, percui, una volta avvisata Lannina della mia assenza, si è rassicurata condendo in modo laconico ogni dichiarazione per i suoi fans: "Tanto quel concerto è un caos mostruoso, mamma".

La squadra in arrivo per domare i tafferugli delle madri ai concerti natalizi dei figli
La SuperZia e la Cugy  si sono eroicamente offerte di presenziare, e un'ora prima che i bambini entrassero in chiesa per cantare, alcune mamme erano già state divise con l'aiuto di una squadra degli SWAT giunta appositamente dagli States, la maestra di canto aveva già chiesto dieci volte ai genitori di sedersi e non fare cenni ai bambini e alcuni nonni si erano azzuffati per i posti in 56° fila. Quindi della presenza puramente affettiva delle spettatrici accorse per lei, Lannina non ha saputo nulla.
Il Consiglio Scolastico ha dovuto, dopo anni di azzuffamenti e interi quartieri presenti per vedere a 75 metri di distanza il bambino del cugino della zia (roba che io non saprei riconoscere mio figlio anche con un cannocchiale stile "scoperta dell'America", a quella distanza), distribuire due biglietti a bambino e insistere più e più volte (circolari firmate dal dirigente, messaggini delle rappresentanti e distribuzione aerea in stile dannunziano) che senza questi nessuno sarebbe potuto entrare. Ha fatto bene, il Consiglio Scolastico, perché l'anno scorso la Nobis (90 anni) e la sottoscritta (39 settimane di gestazione) non abbiamo trovato posto a sedere. Nonostante questo, si sospetta il fatto che dei genitori abbiano falsificato i biglietti per entrare. A un concerto natalizio. Dei genitori. In realtà si vocifera, inoltre, che i biglietti falsificati dai genitori siano più di un centinaio. E i bambini? Costretti a urlare ai parenti di stare a sedere, di non stare in piedi con cellulari e videocamere,  di non richiamare l'attenzione...
D'altronde anche per il concertino natalizio della scuola materna, le maestre di Checcolens hanno dovuto avvertire più e più volte che, terminato il coro natalizio, i genitori avrebbero dovuto gentilmente non assalire -festanti- i loro bambini: evidentemente ci sono in giro genitori entusiasti che non sanno come contenere il loro entusiasmo alla vista dei loro bambini che entusiasticamente cantano Jingle Bells.
Indenni abbiamo superato queste feste poiché a noi, infondo, piace stare in famiglia. Tra noi. Certo: non è mancato il danno epocale ad opera di Checcolens che, sostenuto da collega paritaglia, ha ben pensato di lanciare dall'unica microscopica finestra senza inferiate che da sul giardino, ogni oggetto presente in un bagno inclusi phon e detersivi. La sgridata per entrambe le canaglie è stata anch'essa epocale, ma il giardino non è mai stato, obiettivamente, profumato più di così! Durante la Santa Messa di mezzanotte, Cigols è stato pomposamente investito del compito di portare il Bambinello alla Sacra Famiglia e ciò è stato la conclusione di un anno e l'inizio di un altro anno strepitoso.
Perchè dico che il nuovo anno è già iniziato? Quale inizio migliore è quello che comincia con una nascita?
Ricordarsi che subito dopo il Natale viene Santo Stefano (e la musica dei Vangeli cambia passando da Nazareth e tutta la poesia della Vergine che mette al mondo il Salvatore, al "sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai paga" che spiega perché questo Santo è stato riconosciuto tale) è fondamentale (no, Lannina, non è perchè vuole dire che arriva il cioccolato della Befana che poi sono i Magi! E no, non è per i saldi, Figlia G: mi spiace...).
È perchè Cristo, la seconda Persona della Santissa Trinità, si è fatta uomo, è scesa sulla Terra, per me. Per me - disordinata, inconcludente, ignorante, testarda, ripetitiva (grazie figli: faccio da sola per le critiche: se volete la fila dei complimenti attende volontari) - perché io valgo, che non è una pubblicità di qualche profumo, ma è la verità. La verità è che ogni bambino, nel momento del concepimento e per sempre, avrà valore. Un valore non ce lo danno ideologie, diritti o leggi: il valore lo abbiamo tutti dal momento in cui esistiamo. E se con fatica ci affidiamo a Chi ci ha voluto fatti in questo modo, il risultato è il nostro Bene. Che non è sempre fare ciò che vogliamo (Lillo se ti dico di no alla tua sesta salsiccia, credimi: lo dico per il tuo bene) perché non lo possiamo sempre e solo noi sapere quale sia il nostro vero Bene, ma è accettare e sapere che abbiamo un Padre che lo sa e una Madre che intercede volentieri per noi (ecco il perché della famosa frase dei papà: "Chiediammamma"). Santo Stefano le ha prese, ma non ha mai rinnegato nostro Padre e così hanno fatto tantissime persone (no Cigols non credo basti rinunciare al tuo astuccio nuovo, ma è un inizio) che poi sono diventate sante.
Abbiamo tutti un valore immenso. Ognuno di noi. E diventare santi è difficile, ma non è complicato: basta tenere bene in mente il valore che ci è stato dato e offrirlo a Colui che ci ha creato... non lo smetto mai di ripetere ai miei figli e forse è per questo che... (ragazzi? Dove siete? Possibile che quando parlo più di due minuti ci siano pipì incombenti da fare in compagnia, messaggi ai quali è improrogabile rispondere e sughi al fuoco da assaggiare??)
No, i logorroici non diventano santi, mi pare di capire...
Ma alla luce dell'immenso valore che ognuno di noi possiede, non nego il fatto che l'episodio del concerto mi ha molto sconvolto e mi chiedo: cosa sta accadendo a noi genitori, se ci accapigliamo per un coro natalizio? Ma educare che cosa significa se non insegnare ai figli dove stanno bene e male? Di solito la vocina dal pubblico mi dice sempre che ognuno ha il proprio bene e il proprio male, che tutto è relativo a se stesso, che l'importante è non fare del male al prossimo(che però diventa un concetto relativo al soggetto che compie l'azione e all'oggetto che la subisce, il che complica le cose) e siamo individui liberi... Il problema è che solo in Italia siamo almeno sessanta milioni: sessanta milioni di verità e ognuno - diceva il compianto professor Palmaro - possiede la propria. Quindi l'altro non ci interessa più, non ne riconosciamo il valore. Se ognuno deve tenersi la sua idea (si parla infatti di 'diritti', ma poco poco poco di doveri), e nessuno può correggere l'altro se è nell'errore, significa che a ognuno di noi, l'altro non interessa. Il primo passo per combattere un fenomeno negativo, invece, - proseguiva il professor Palmaro - è un giudizio di verità: dobbiamo poter dire che certe azioni sono sbagliate, dobbiamo poter affermare che ci sono azioni errate, che ci sono comportamenti che non sono dignitosi per le persone. Ecco: fare biglietti falsi per un concerto di natale  non rispetta nessuno, soprattutto il genitore. Il ruolo genitoriale. La persona adulta "facente funzione" di genitore. Se ognuno ha la propria verità, educare non è possibile, poichè ognuno ha la propria visione educativa. E invece il vero c'è. E siccome abbiamo tolto il valore alla persona, abbiamo tolto il valore alla verità.
Ritornare ad avere un ruolo educativo significa anche adattarsi alle regole e impartire delle regole significa dare valore alla persona, e dare valore ai nostri figli è -a mio modestissimo avviso- fondamentale.

Ecco il mio augurio per il nuovo anno è questo: diamo il valore alla persona, diamo il valore ai nostri bambini dandolo al nostro ruolo genitoriale.