martedì 31 ottobre 2023

Come si dichiara l'Imputata? Colpevole, Vostro Onore

Lo ammetto.

Sono colpevole.

Colpevole di aver dato cioccolato ai miei figli.

Colpevole di averli costretti a lavarsi i denti.

Colpevole di averli allattati.

Colpevole di non averlo fatto.

Colpevole di averli costretti a dormire nel loro letto.

Colpevole di farli dormire con me.

Questi dentini sono molto meno cariati di quelli della Pantuffola
L'immagine è tratta da questo sito 

Confíteor Deo omnipoténti, beatæ Mariæ semper Vírgini, beato Michaëli Archángelo, beato Ioanni Baptístæ, sanctis Apóstolis Petro et Paulo, ómnibus Sanctis, et vobis, fratres: quia peccávi nimis cogitatióne, verbo et ópere. Ídeo precor beatam Maríam semper Vírginem, beatum Michaëlem Ar­chán­gelum, beatum Ioannem Baptístam, sanctos Apóstolos Petrum et Paulum, omnes Sanctos, et vos, fratres, oráre pro me ad Dóminum Deum nostrum.

Ecco l'ho detto. Adesso posso parlare? Ne ho facoltà?

La situazione è la seguente. La Pantuffola ha dei denti ben più che cariati. Non tutti, ma la stragrande maggioranza. Ci siamo già "sparate" otturazioni e molto altro. Lacrime incluse (sue per il dolore, mie per il doverla tenere ferma).

Quello che però mi devo "sparare" tutte le volte è un carico mostruoso di sensi di colpa. No, non miei. Cioè non spontaneamente miei. Diciamo con serenità che lo sport nazionale nel quale tutti vincono tranne le madri, è l'addossare responsabilità a costoro.
I medici, le suocere, i genitori, le amiche, gli psicologi, le insegnanti, i mariti e i personaggi di spicco nella vita di ognuno, vincono i primi premi (per me potrebbe essere il parroco, il saggista cattolico, le personalità di fede alle quali mi rifaccio per mie personali sensibilità. Per altre mamme potrebbero essere altre centinaia di altre persone ritenute fondamentali). Faccio un elenchino "croccante" per i curiosi:
- La Figlia G si svegliava troppo e pretendeva di poppare fuori orario: colpa mia e del mio lassismo educativo;
- Lillo era incapace a scuola: non si concentrava, non si ricordava gli argomenti fatti a scuola, non sapeva organizzarsi lo studio: colpa mia che non gli stavo dietro e pretendevo di laurearmi distraendomi dai miei precisi doveri di madre.
- Lannina non ne voleva sapere di andare alla scuola materna: colpa mia che non ero capace di mollarla nelle braccia dell'insegnante anche se lei piangeva.
- Cigols era un prepotente orgoglioso che non ammetteva di aver sbagliato: colpa mia e della mia incapacità educativa.
- Checcolens dice parolacce quando è arrabbiato: colpa mia perché parlo male e perché non lo sgrido.
- Piccinaccolo è timido, va in crisi spesso ululando a scuarciagola. Inoltre ha ancora bisogno di dormire vicino a me: colpa mia perché non lo rendo autonomo. Colpa mia perché non gli ho insegnato a calmarsi.
- Pantuffola con denti cariatissimi: colpa mia perché la allatto, colpa mia perché gli do la cioccolata, colpa mia perché le lavo troppo raramente i denti... 

Dopo anni e anni di sagace psicoterapia ho imparato a farmi scivolare addosso le critiche assolutamente non velate e sempre adeguatamente circostanziate, di chi ama profondamente obbligare a maturare senso di colpa le altre persone. Siamo circondati da manipolatori affettivi e dobbiamo farci i conti. Quello che possiamo fare è incasellare in quello che dicono, coloro i quali provano a farci sentire in colpa. 
Per esempio se è un genitore, quello che prova in tutti i modi ad affibbiarci l'essere la causa indegna della maleducazione dei nostri figli, magari tirando fuori l'esempio di altri genitori ritenuti invece adeguatissimi, la situazione scotta. Io ho picchiato i miei figli a causa di chi - incapace tra l'altro di avere una qualsivoglia autorevolezza educativa (infatti queste persone spesso sono narcisiste e/o autoritarie) - mi faceva notare che i miei figli sarebbero stati educati meglio da altri (amici di famiglia, ad esempio). Dopo aver chiesto scusa ai miei bambini della mia incapacità di difenderli da questi attacchi indiretti/diretti alla loro persona, ho iniziato un lento lavoro di razionalizzazione. In particolar modo inquadrando i numerosi errori educativi subìti dal parente impiccione e invadente. Oppure rispolverando i pochi o numerosi errori educativi dei "buoni esempi" che tanto vengono menzionati da chi vuole manipolare il nostro comportamento. Nel mio caso è vero che talvolta si è trattato di famiglie abbastanza decenti, tuttavia io sapevo che in quelle case c'erano state adolescenti con problemi alimentari come anoressia: segno che in tutte le famiglie si può abbondantemente zoppicare facendo errori più o meno copiosi in ambito educativo. Per esempio alla mia mamma fu detto dalla suocera - senza mezzi termini - ma rivolgendosi ad altri come s'ella non ci fosse, che io sarei stata educata meglio da tal signora Rossi o Bianchi. La domanda è: come diamine si permettono costoro? Come può venire in mente che un genitore qualsiasi, e parlo di gente normalissima, sfigata e incasinata nella più affaccendata quotidianità come me o te, possa non sapere come comportarsi coi propri figli? Cioè: io non sto toccando genitori abusanti, colpevoli di reati eccetera. Gente squinternata più o meno come me, insomma. 
Lo scettro della supergenitorialità appartiene prima di tutto al ginecologo che fa il bello e il cattivo tempo. Se vuole fare il cattivo tempo basta indurre senso di incompetenza e, quindi, di colpa. "Vuoi mica tenere questo bambino? Non hai l'età, potresti nuocergli"; "Vuoi mica tenere questo bambino Down? Lo fai soffrire!", "Non hai mica intenzione di partorire in casa, eh? Perché rischia di morire!", "Devo assolutamente indurti il travaglio perché altrimenti va in sofferenza fetale"... Poi si passa al pediatra: "Guarda com'è piccolo, non è possibile che tu abbia il latte sufficiente per sfamarlo"... Poi si passa alle educatrici del nido, alle insegnanti della scuola e via via dicendo. Nel mio caso il "via via dicendo" è stata una serie di dentisti od odontoiatri che dir si voglia. 
Forti della loro laurea di 6+6 anni di studio, sanno tutto loro. 
La Piccinaccola ha le carie? 
Colpa del troppo allattamento.
Colpa del fatto che gli dai i biscotti.
Eccetera.
Mi si creda: da quando ho visto che i suoi dentini erano diversi da quelli dei suoi fratelli, ho sempre pulito con accuratezza. Dopo colazione, pranzo e cena. Pure con il colluttorio. Ho ridotto gli zuccheri. Ho raspato denti persino in baite, seggiovie, autovetture... Ho negato feste di compleanno, succhi di frutta, caramelle... Ho nascosto uova di Pasqua passandoli furtivamente ai fratelli... Ma la colpa è sempre mia. Anche perché allatto. E allatto ancora! 
C'è chi dice che prima (prima quando?) le carie erano colpa del latte artificiale, adesso è colpa del latte materno (allattassero davvero tutte 'ste mamme, non sarebbe magnifico, dice sempre il mio pediatra?). Questo perché prima le donne allattavano poco (pure ora) e ora allattano in modo prolungato: qualsiasi cosa voglia dire. Sì perché l'aggettivo che significato ha? Prolungato rispetto a chi? A cosa? Se io allatto tre mesi e pensavo che non avrei allattato, io sto allattando in modo prolungato? Se io allatto oltre i tre anni, è prolungato? Eh probabilmente sì, ma forse dovrebbero essere avvisati i bambini che a tre anni poppano sempre: a loro non pare proprio che sia prolungato. E poi comunque mi chiedo: Madre Natura, quella che a noi femminucce fa venire le chiappe grosse stile Venere di Willendorf, perché avrebbe escogitato un modo di nutrire un bambino ben oltre l'anno di vita in modo esclusivo (modo che protegge pure dalla SIDS, tra l'altro), ma che rovina i denti? Possibile che costei - Madre Natura - sia sempre così abbondantemente infame?
Ovvio che la Pantuffola ha le carie per un motivo solo: ha ereditato i denti del suo papo che, tra l'altro, non è mai stato allattato. Lui aveva i denti da latte marci e i denti definitivi che nascevano pieni di carie. Sfiga. Nessuna colpa di nessuno. 
Il guaio è che alcune persone sanno di avere presa psicologica sulla gente, specialmente chi possiede un titolo di studio, o una posizione di rilievo, o una condizione affettiva di forza. E quando "scatta" l'abuso di tale condizione, il seme del senso di colpa obnubila la mente, confonde i sensi e ingarbuglia le emozioni. E le razioni sono molteplici. Io ho smesso di allattare; ho sgridato per i risutati scolastici; ho lasciato a scuola nonostante le lacrime; ho alzato le mani; ho pianto sulla mia profonda inadeguatezza...

Detto questo uno spunto: studiare. Documentari, webinair, corsi, professionisti che spieghino sempre: se una persona ci fa sentire incapaci, manchevoli, non all'altezza... Pussavia!! Nulla e mai niente d'intentato, come ho studiato io l'allattamento materno, lo possono fare tutti. Sotto coi libri e che nessuno si faccia fregare. E questo vale per tutti i personaggi superbi e aggressivi (ma coi guanti spesso di seta o di velluto) che ci circondano. Niente panico: chi abusa si sente inferiore e in difficoltà, vuole pilotarci perché teme la nostra autonomia mentale, il nostro spirito critico. E chi teme lo spirito critico, è un tiranno. Specialmente se ci ricatta, specialmente se al suo cospetto ci riteniamo idioti. Specialmente se temiamo di aver violato leggi morali e/o etiche. 

Quando poi sentiamo di aver sbagliato, e che tale errore possa averci nuociuto o aver danneggiato qualcuno, chiediamo aiuto a qualcuno che vuole il nostro bene, che non vuole risolverci la vita, ma che - a seconda di quello che supponiamo di aver compiuto erroneamente - ci prende per mano e ci dice che ci ama lo stesso, anzi più di prima, che ci sta vicino, che non ci abbandona.

Non per altro, ma quando io le ho fatte grosse (e lì il senso di colpa era del tutto giustificato), Gesù - o chi ne fa le veci durante quel sacramento che si chiama Confessione - mi ha sempre detto che mi ama, che sono comunque degna di amore, che Lui non farebbe mai a meno di me. Queste cose non le direbbe mai chi vuole farci sentire in colpa. Così, per dire.

PS non è un articolo sugli odontoiatri, né sui ginecologi, né sui pediatri: il soggetto sono le madri.
PS2 Ci sono odontoiatri che sono anche IBCLC e io bramo che la fisiologia dell'allattamento sia padroneggiata anche da costoro maturando anche quelle competenze.