Quindi provo a fare un piccolo sunto: siccome la Patria lo Stato ha bisogno che le donne producano si realizzino anche perché oramai una famiglia naturale normalissima non può vivere con uno stipendio solo, allora - anziché riformare il lavoro degli adulti in modo tale da soddisfare i bisogni fisiologici dei bambini - si sottraggono i figli alle famiglie, ricoprendo di piccoli e lucenti tesori di bigiotteria, tutti quei messaggi (pedagogisti, neurorpsichiatri infantili, associazioni di mamme, politici, sociologi, assistenti sociali e, non dimentichiamoci mai gli psicologi) che mirano a sottrarre alle madri il loro status, con quello che comporta. Ovviamente il tutto si condisce con titoloni di giornale apocalittici sugli effetti della diseducazione genitoriale (tutte famiglie formate da madre e padre, manco a dirlo) che attualmente viene additata come la causa di stupri, spaccio, violenza, cyberbullismo e bullismo, eccetera.
domenica 17 settembre 2023
MAMME: DATE FIGLI ALLA PATRIA!! Pardon, ALLO STATO!
Giusto per fare un po' di Storia: qui il signor Bonaccini pretendeva gli asili nido obbligatori perché, secondo gli Invalsi (non c'è nulla da ridere), i bambini che si adattano a stare lontano da mamma nell'età più importante della loro vita, poi sono più bravi a scuola. Qui ho elencato le immense sciocchezze legate a questo pensiero che imprime nella mente dei bambini l'idea della performance, dell'essere qualcosa che deve dare risultati (altrimenti si diventa non-produttivi). Qui ho segnalato che la l'idea del distacco forzato dai genitori, ha radici lontane, molto lontane. Qui l'appello di un gruppo che si definisce Mammedimerda (se lo dicono da sole) che vorrebbe più asili nido e, attualmente, qui un appello perché la scuola fosse aperta tutto l'anno. Ovviamente il Ministro ha colto l'occasione per affermare che la cosa migliore per i giovani è la frequenza scolastica.
Quindi da una parte c'è la Costituzione che afferma che: "E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti", "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo" e "La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione", mentre dall'altra parte c'è chi ha:
- deturpato il concetto di famiglia: adesso si parla di famiglia "tradizionale" se si vuole individuare madre+padre+figli (talvolta anche nonni, talvolta anche parenti disabili: tutto a carico della "tradizione"), mentre in realtà quello è un nucleo familiare naturale che dovrebbe essere, per garantire i doveri di entrambi gli adulti, fondato sul matrimonio (da madre). Ogni volta che succede qualcosa di terrificante in una qualsiasi famiglia naturale, c'è che addita questo all'essenza del matrimonio o al concetto di famiglia che oramai è superato. In realtà quello che di gravissimo accade nelle famiglie naturali, fa molto più rumore di ciò che accade di bello, di normale, di sereno. Quindi si marchia a fuoco la famiglia naturale, per mettere in luce i tantissimi altri nuclei familiari fondati sull'amore (che di solito è un concetto volatile e fragile, che subisce gli stati d'animo emotivi di chi è coinvolto), dove avvengono brutture, ma non se ne parla (ricordatevi di Bibbiano e del Forteto).
- deturpato il concetto di genitorialità. Io sono cresciuta a Milano, dove forse anche attualmente i figli vengono collocati dai nonni (una volta i nonni erano quattro: due materni, due paterni... ora ci sarà l'esplosione di mariti delle nonne, e di mogli dei nonni) per due mesi estivi consecutivi. In questo modo le mamme e i papà possono darsi alla Patria allo Stato.
- sgretolato il concetto stesso di responsabilità: le donne e gli uomini che si accoppiano indistintamente e non riescono a metter un freno al proprio edonismo perdendo del tutto di vista il controllo del loro apparato riproduttore, possono interrompere lo sviluppo dell'essere umano che loro hanno chiamato alla vita, oppure farlo crescere in situazioni mostruose tra avvocati, periti neuropsichiatri, orari di visita alla madre e al padre, e abbandono completo del bambino, a se stesso e alle proprie sofferenze.
Mi si potrebbe dire che le donne e gli uomini hanno il diritto di fare, emanciparsi, liberarsi, lavorare, separarsi, divorziare e mettere al mondo figli in modo sconclusionato, tanto c'è la Patria lo Stato, con i suoi soldati educatori professionali pronti a serrare i ranghi verso tutto ciò che di fantastico decide il Ministero dell'Isruzione Pubblica chi ci governa attraverso le strutture sovranazionali pronte a propugnarci linee guida che indicano l'uso del fucile e la capacità di tenere il passo durante le parate la masturbazione come la massima competenza da acquisire prima dei cinque anni. Ebbene io credo che se continuiamo così, ci saranno mille Caivano, mille stupri di Palermo, mille ragazzini e ragazzine vittime di bullismo e migliaia di giovani uomini che si faranno mozzare il pene oppure giovani donne che si faranno asportare mammelle e uteri, grazie a solerti orde di psicologi che saranno pronti a segnalare alla Giustizia i genitori che solleveranno il minimo dubbio sulle diagnosi esposte e le soluzioni trovate per ovviare alle sofferenze psichiche di questi ragazzi e ragazze.
Perché non si ha il coraggio di affermare che dare a un'intera generazione la libertà di usare indiscriminatamente la sessualità, dare alla stessa la possibilità di ovviare alle responsabilità conseguenti da questa indiscriminata sessualità, dare sempre ai medesimi il diritto di.... fare quello che vogliono, sta riducendo le nuove generazioni a dei piccoli Balilla in divisa: niente vestitino nero e stivali, niente gonnelle e treccine, ma smartphone e tatuaggi, ormoni e social network. Tutta gente malata, tutta gente fuori di testa che poi chiederà l'eutanasia perché è depressa.
Date figli alla Patria o allo Stato, tanto è la stessa cosa, sempre di un totalitarismo si tratta, vedrete come staremo bene tra vent'anni, vedrete che felicità, che gioia e che speranza illumineranno gli occhi di queste giovani persone. E preparate i posti nei cimiteri, tanti posti.
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Ci sono domande molto interessanti che mi vengono rivolte da genitori alle prese coi primi figli, o giusto per curiosità. Sono spesso uguali...
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Ho tre figlie. Ho tre figlie avute in tre momenti diversissimi. Ho tre figlie che ho amato per tre ragioni diverse. A tutte e tre vorrei pro...