"Solo l'amore crea" disse San Massimiliano Kolbe, prima di essere ucciso dai nazisti.
Questa estate ho imparato diverse cose dai miei figli e alcune dallo Sposo: ho imparato come l'amore può creare realmente relazioni pulite e affettuose e come il sacrificio renda sacra ogni fatica e ogni dolore.
- Ho imparato dalla Pantuffola che il fatto di essere arrivata senza chiedere 'permesso?', ha fatto sì che l'amassimo tutti di più. Ha fatto sì che io chiedessi aiuto per poterla mettere al mondo, ha fatto sì che io limitassi la mia superbia e chiedessi a chi mi vuol bene, di pregare perché io avessi la forza. Solo l'amore crea una rete di preghiere che ti fanno sentire voluta bene.
- Ho imparato dal Piccinaccolo che la poppa di mamma è cosa buona, sana e giusta, ma se un fratello ti abbraccia e ti da l'attenzione della quale hai bisogno, puoi sentirti sicuro. In una famiglia numerosa l'amore si moltiplica e i bisogni dei più piccoli vengono prima di quelli dei più grandi: farlo capire a un neonato significa che nessuno lo lascia mai solo, nessuno lo abbandona in una camera a dormire, nessuno lo lascia se ha bisogno di essere preso in braccio. Quindi ho imparato che l'amore tra membri della famiglia crea sicurezza.
- Ho imparato da Checcolens che stare in famiglia è bello, ma scoprire nuovi amici e prepararsi per nuove avventure ha un sapore di sfida che è solo positivo. Munito del suo grembiule dove ha chiesto che ci fosse scritto il suo nome, ogni mattina chiede se è iniziata la "cuolamatenna" (scuola materna). L'amore crea consapevolezza nel fatto che sai di avere un porto sicuro al quale tornare dopo essere salpato per grandi avventure.
Dopo mesi lontano dai suoi compagni di scuolamaterna, Checcolens non vede l'ora di rivederli, di giocare, di stare con loro. E che ogni litigata che hanno avuto tra loro (sono maschi: pugni e spinte sono di ordinanza) non è mai superiore all'amicizia.
- Ho imparato da Cigols che se fai fatica devi avere a disposizione acqua e Rosario. Il primo ti disseta, il secondo ti sfama: mentre camminava dalla Beccia al Santuario de La Verna (aveva già due ore di cammino nel bosco), mi fece notare che San Francesco non si lamentava -come stavo facendo io, piagnucolando per la fatica- ma ringraziava per il fatto di avere la forza di camminare. Quindi l'amore crea Fortezza. Cigols ha imparato anche la bellezza di farsi l'esame di coscienza: dovrei imparare da lui che ha capito che l'amore che il Padre ha per ognuno di noi, crea nel nostro cuore il desiderio di essere migliori.
- Ho imparato da Lannina che diventare grandi significa anche arrangiarsi in situazioni difficili senza chiedere aiuto subito ma scovando dentro di sé la soluzione (superare la frustrazione con la sola farina del proprio sacco). Significa conoscere nuovi amici che credevi antipatici perché sei obbligato a conviverci per qualche giorno. Significa che la mamma manca, ma sai che i suoi abbracci -per invero soffocanti e umidi dai baci- non termineranno mai. E quando dico mai, è mai - mai.
- Ho imparato da Lillo che l'umiltà di saper dire "Aiutami" è una virtù mostruosa. L'amore crea fiducia in se stessi e con questo amore posso ritenermi libero di sentirmi stanco, sconfortato, abbattuto, però posso chiedere aiuto. E se chiedo, se ho questo coraggio, mi sarà dato. E sapendo che posso ricevere aiuto, posso anche dire che ce la faccio da solo.
Lillo mi ha pure insegnato che dare aiuto a chi è stanco, è fondamentale: l'amore per la famiglia (quantunque questa sia ingombrante, rumorosa e confusionaria) ti fa desistere dalla voglia di mollare tutto e andare al mare con gli amici. Questo nonostante tu debba fare 3 giri col trenino e debba spingere sull'altalena i fratelli più piccoli: l'amore crea vicinanza e fa superare la stanchezza.
- Ho imparato dalla Figlia G che puoi non amare l'animaletto della sorella, ma s'ella è disperata perché è scappato, tu ti dispiaci per lei e con lei. Perché l'amore ti fa sopportare l'allergia per qualcosa/qualcuno che proprio non ti va giù. Dalla Figlia G ho anche imparato che la fatica premia e che non bisogna mai prendere la strada più semplice, perché è quella difficile che poi ti fa vedere la bellezza. E quando si ha bisogno di fare discernimento, si affronta la difficoltà e la si comprende, assaporandola. E si sceglie con Temperanza e Sapienza.
- Ho imparato dallo Sposo che quando si ha compiuto il proprio lavoro, si torna a casa e ci si coccola, perché la vita terrena è troppo breve per perdersi in lamenti e chiacchiere inutili. E quando sembra che non si possa andare avanti, ci si abbraccia ancora più forte.
I santi fanno cose straordinarie che le persone del loro tempo ritengono inutili e ridicole. Combattere per la vita fa essere oggetto di prese in giro e aggressioni, ma è proprio vero quello che disse Kolbe al soldato, quando accennò al fatto che non avessero chiaro un concetto semplice: solo l'amore crea. E l'amore è donarsi all'altro. Chi è contro la vita possiede lo sfrontato desiderio di soddisfare se stesso. Chi è per la vita, si dona completamente perché l'altro viva.