Anni ed anni di ricerche empiriche e sperimentali hanno dimostrato che il bambino - indipendentemente da com'è nutrito - ha una fisiologia che lo porta ad essere bisognoso di una relazione forte, profonda e sollecita con chi maggiormente se ne prende cura. In modo molto politicamente corretto e per non far torto a nessuno, si può definire 'caregiver' la persona investita da tale importante ruolo. Per essere chiari, nella stragrande maggioranza dei casi, la mamma riveste il ruolo di 'caregiver'.
Il bambino sino ai tre, talvolta meno e talvolta più anni, ha bisogno di stare con mamma. A partire dall'introduzione del cibo solido con abitudinarietà, il bambino può riporre la sua fiducia e la sua serenità anche nel papà (che di solito è una delle persone con le quali vive) e nei nonni (la mia è una visione molto romantica: penso sempre a una situazione semplice e molto classica). Nonostante tuttavia il bambino apprezzi le altre figure, mamma riveste sempre un ruolo cruciale. Questo accade anche se mamma lavora e si trattiene fuori casa diverse ore al giorno: anzi, proprio per tale motivo, spesso il bambino - nonostante, lo ripeto, la serenità nel rapporto con altri adulti di riferimento - ha necessità di stare con la sua mamma almeno la notte. In realtà non comprendo come questo possa essere strano: se io amo profondamente una persona, posso ricevere beneficio da una professione gratificante, da una compagnia che mi dà serenità, ma poi ho bisogno di stare con quella persona. E' lei quella con la quale ho una relazione speciale, è lei quella che per me è un "porto sicuro" ed è nella reciprocità di cura e sentimenti con questa, che io mi sento sicura di possedere un valore. Identificare come strana questa relatà, è patologizzare la fisiologia in modo artificiale, accusando il bambino di essere "appiccicoso" o "viziato" o "dipendente" o "mammone" e la madre di essere incapace di tagliare il cordone, proibendo al bambino di crescere: per una medicina del tutto incompetente, una simbiosi così naturale tra mamma e bambino può essere la causa di malattie di ogni genere a livello psichico.
La responsabilità che la relazione con mamma possiede per il bambino, è grandissima, e personalmente penso che la 'cultura del distacco' che pervade da decenni la nostra società, sia la causa della non abitudine di creare relazioni significative che possano aiutare l'individuo in crescita a perfezionare un'autonomia che sia connessa con la maturazione della responsabilità di questi, verso l'altro (specialmente se fragile, piccolo).
Una cosa è certa: rifiutare, negare, cancellare deliberatamente la fisiologia del bambino (che è uguale da millenni a questa parte), è discriminatorio nei confronti della salute di tutti i bambini e ha implicazioni future enormi.